Salve, Urbs refugii,
Turrisque Davidica,
Munita propugnaculis,
Armis insignita.
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Salve, Città di rifugio
e Torre di Davide,
munita di fortificazioni,
Di armi munita.
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In Conceptione
Charitate ignita,
Dracònis potestas
Est a Te contrita.
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Dalla tua Concezione
infiammata di Carità,
Il potere del Dragone
È da Te spezzato.
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Haec est mulier fortis,
Et invicta Judith,
Pulchra Abìgail Virgo,
Verum fovens David.
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Questa è la donna forte
E l’invitta Giuditta,
Bella come Abigail vergine,
che ha nutrito il vero Davide.
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Rachel Curatorem
Aegypti gestavit,
Salvatorem mundi
Maria portavit.
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Rachele generò
il soprintendente dell’Egitto,
Maria fu la madre
Del Salvatore del mondo.
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Dilexi Matrem Dei Domini mei,
Et lux miserationum ejus refulsit mihi.
Terge foeditatem meam, Domina,
Quae semper rutilas puritate. |
Ho amato la Madre di Dio mio Signore,
E mi attrasse la luce della sua misericordia.
Tergi la mia miseria, o Signora,
Tu che sempre rifulgi di purezza. |
Tuo tactu lenissimo sanantur infirmi,
Tuo odore roseo mortui reviviscunt.
Expergìscere de pulvere anima mea,
Solve vincula colli mei,
perge in occursum Regina Coeli. |
Al tuo tocco leggero son risanati gli infermi,
Col tuo profumo di rosa tornano in vita i morti.
Togli la polvere dalla mia anima,
Sciogli le catene del mio collo,
Affrettati a soccorrermi, Regina del Cielo. |
In dextera ejus ignea lex,
Et in circuitu ejus Sanctorum militia.
Mandata Dei ante oculos ejus,
Et justitiae regula in corde ejus. |
Nella Sua destra la legge infuocata,
Attorno a Lei la milizia dei Santi.
Gli ordini di Dio nei suoi occhi
E i princìpi di giustizia nel suo cuore. |
Odor vitae de Illa progréditur,
Et omnis salus de Corde illius.
Convértere, anima mea, in laudem ipsius,
Et invénies refrigerium in novissimis tuis. |
Profumo di vita da Lei proviene,
Ed ogni salvezza dal Suo Cuore.
Volgiti, anima mia, alla lode di lei,
E troverai rifugio nei tuoi estremi momenti. |
Quam bonus Israel Deus
His qui colunt Matrem suam, et venerantur!
Quam bonum, et quam jucundum, Maria,
Dilìgere nomen tuum! |
Quanto è buono il Dio di Israele
Con quelli che onorano la Madre Sua, e la venerano!
Quanto è buono e quanto è soave, o Maria,
Amare il tuo nome! |
Unguentum effusum et aromaticum est nomen tuum,
Diligentibus ipsum.
Scire et cognoscere te, est ràdix immortalitatis,
Et enarrare virtutes tuas est via salutis. |
Profumo diffuso ed aromatico è il tuo nome,
Per coloro che ti amano.
Imparare a conoscere te è radice di immortalità,
E parlare delle tue virtù è via di salvezza. |
Paratum cor meum, Domina, paratum cor meum,
Laudes tibi psàllere, et cantare.
Domina Angelorum, Regina mundi,
Munda cor meum igne amoris, et charitatis tuae. |
Pronto è il mio cuore, Signora, preparato il mio animo,
A cantare e salmeggiare per te.
Signora degli Angeli, Regina del mondo,
Purifica il mio cuore con il fuoco dell’amore e della tua carità. |
Laetifica nos dulcifluo sono oris tui,
Et liquore tuo roseo perfunde corda nostra. |
Allietaci con il dolce suono della tua voce,
E con la tua rosea limpidezza colma i nostri cuori. |
Misericordia tua rigat Universum:
Domina, in salutari tuo vivifica me. |
La tua misericordia irriga l’Universo:
Con il tuo favore, o Signora, ridonami vita.
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Bènedic, anima mea, Matri Jesu Christi,
Et omnia praecordia mea glorificate nomen ejus.
Benedictum sit gloriosum nomen tuum,
quod os Domini mirabiliter nominavit. |
Benedici la Madre di Cristo Gesù, anima mia,
E con tutto il mio cuore glorifica il suo nome.
Sia benedetto il tuo nome glorioso,
Che la bocca del Signore mirabilmente ha chiamato. |
Benedictum sit eloquium tuum,
Benedicta sint omnia verba oris tui.
Benedictum sit cor tuum, Domina,
Quo ardenter et sinceriter Deum dilexisti. |
Benedetto sia il tuo parlare,
Sia benedetta ogni parola della tua bocca.
Sia benedetto, o Signora, il tuo cuore,
Che con ardore e sincerità ha amato il Signore. |
Benedictus sit qui te sanctificavit,
Et mundum de matris utero te produxit.
Benedicti sint Pater et Mater qui te genuerunt, |
Sia benedetto chi ti rese Santa,
E pura ti generò nel grembo di tua madre.
Sia benedetto il Padre e la Madre che ti generarono, |
Benedictus sit venter qui te portavit,
Et ùbera quae te lactaverunt. |
Benedetto sia il ventre che ti ha portato,
E i seni che ti hanno allattato. |
Benedicta tu, virga Jesse sublimis,
Quam tu usque ad sedentem in throno dilatasti.
Bénedic, Domina, benedicentes te,
Et ne unquam avertas ab eis gratiosum vultum tuum. |
Sii tu benedetta, discendenza sublime di Jesse,
Che tu hai innalzato nel trono in cui siedi.
Benedici, o Signora, quelli che ti benedicono,
E non distogliere mai da essi il tuo dolce volto.
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