Lirici greci: Simonide di Ceo |
"C'è una favola..." | "Poi che uomo tu sei..."
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"C'è una favola..." C'è una favola: ma oggi, Non la possono scorgere ma solo chi,
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"Poi che uomo tu sei..." Poi che uomo tu sei, e poi che hai visto un essere felice, volo di mosca,
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Simonide nacque nell’isola di Ceo verso il 556 a.C. Viaggiò per tutta la Grecia, apprezzato per la sua arte poetica. Celebre la sua elegia per gli Spartani caduti alle Termopili e il suo carme per la vittoria di Salamina. Trascorse l’ultimo periodo di vita in Sicilia, prima a Siracusa (476 a.C.) e poi ad Agrigento, dove morì nel 468 a.C.
Dell’opera poetica di Simonide, come di tanti poeti contemporanei, sono rimasti solo pochi frammenti, per lo più grazie a citazioni di altri autori. Riguardano specialmente i suoi testi di lirica corale, tra i quali appunto quello "Per i caduti alle Termopili".
Una apparente aura di pessimismo caratterizza i suoi versi, superato dalla celebrazione della morte eroica per difendere la propria patria. L'ammirazione nei suoi confronti fece sì che gli venissero attribuite composizioni poetiche non sue. La fama di Simonide si estese anche a grandi poeti della letteratura latina.
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