Testimonianza su Santa Scorese
da Livia - Marzo 2007
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Testimonianza su Santa Scorese da Livia - Marzo 2007 |
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Qualche mese fa, navigavo su Internet, sul sito dei Padri Gesuiti, quando il mio sguardo si è fermato sulla fotografia di Santa Scorese, ripresa da un filmato pochi mesi prima che morisse. Non la conoscevo, non avevo mai sentito parlare di lei. Incuriosita dal suo sguardo vivace e intenso, ho letto la sua biografia: avrebbe oggi più o meno la mia età. Santa Scorese ed io abbiamo vissuto la nostra giovinezza negli stessi anni, però non l'ho mai conosciuta. Come mi avrebbe fatto bene avere un'amica come lei! Del resto, come e dove avremmo potuto incontrarci? La mia idea della fede, all'epoca, era molto diversa da quella di Santa
Ero una ragazza con molti interessi verso le "cose di questo mondo" che, per me, venivano molto, ma molto prima di Gesù. E mi sembrava normale! Per me, la fede era una cosa da vecchiette... Leggendo le pagine dei suoi diari, sono rimasta sorpresa e colpita dalla passione, dall'entusiasmo profondo, dalla freschezza ma anche dalla costanza, dalla tenacia con la quale Santa amava Gesù.
La passione, l'entusiasmo, la freschezza, la costanza e la tenacia della gioventù. Altro che "roba da vecchiette"! Leggendo quelle pagine, mi sono resa conto di quanto sia stata banale la mia giovinezza, paragonata a quella di Santa. Una ragazza che cercava Dio anche nei semplici gesti quotidiani e che, giovanissima com'era, si interrogava su quale sarebbe stato, per lei, il modo migliore per amare Gesù, concretamente.
Con quanta trasparenza, nei suoi diari, possiamo leggere la storia di un'anima bella, santa, viva, che cercava Dio, incessantemente. Mi ha ricordato Santa Teresa di Lisieux. Un'anima benedetta dalla Grazia di Dio, che cercava di portare dolcezza e speranza in chiunque la incontrasse. Nella nostra giovinezza, non ci siamo incontrate, Santa ed io. Ci incontriamo adesso.
Nei momenti di sconforto che la vita riserva ad ognuno di noi, è bello fermare lo sguardo su quel volto dolce e allegro, su quelle pagine di diario così vivaci e appassionate. Fa bene al cuore fermarsi a recitare la bella preghiera alla santissima Trinità per la beatificazione di Santa. Chiedendo a lei, così tenace, saggia e buona, di darci una mano: ora che, come diceva Padre Kolbe, dal cielo può adoperarle tutte e due per fare del bene.
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