Testimonianza su Santa Scorese

Maria Tamma - Marzo 2008

Ricordando Santa, nel giorno del suo compleanno, oggi avrebbe compiuto 40 anni!

Quasi tutti gli anni ricordo questa data, con dolore profondo, per un'amica che non c'è più, la mia amica di scuola, di banco, con la quale ho condiviso la mia adolescenza. Purtroppo anche altri due amici di quella classe non ci sono più, vittime di incidenti stradali, uno strano destino... Santa però era la mia amica di banco, quella che all'inizio dell'anno si sceglie di avere accanto, per simpatia, per complicità.

Lei abitava nello stesso stabile - a Bari - dove abitano tuttora i miei nonni, quindi quando ci siamo ritrovate nella stessa classe è stato ancora più facile, quasi scontato diventare amiche.  Insieme siamo cresciute, abbiamo condiviso tante belle spensierate esperienze scolastiche ma non solo. Avevamo mille interessi, la Croce Rossa, la pallavolo, la fotografia ed in tutte queste attività Santa si impegnava attivamente.

Io la ricordo così, viva, vitale, energica, con le gote rosse, fattiva e concreta. Ricordo quando facevamo le gare con i fischi, avevamo imparato a fischiare con le dita in bocca e questa cosa ci faceva ridere come matte perchè non era proprio signorile ed elegante... era una cosa da maschiacci, della quale però andavamo fiere, perchè neppure alcuni maschi erano capaci di farlo. Così, in palestra, ci piaceva salire la pertica, saltare la cavallina, dimostrare la nostra forza.

Abbiamo avuto grandi professori, la Capriati, la Godelli, la Ricci, il Prof. Laterza, ci hanno insegnato a vivere, a sviluppare un forte senso critico, un'autonomia di pensiero unica... Le nostre passeggiate erano continui scambi di opinioni. Tutte le mattine passavo a prendere Santa sottocasa  ed insieme andavamo a scuola. Ricordo che si parlava di compiti, di amici, innamoramenti, ma anche di ideali, valori da far rispettare. Santa si infervorava in questi discorsi, ci credeva, era tenace, non mollava.

In lei vivevano due anime: quella calda, passionale, combattiva, irascibile... e poi quella mite, religiosa, delle lettere a Don Rosario, delle preghiere nella chiesa di San Francesco, la mattina prima di entrare a scuola. Ho mantenuto i contatti con alcune amiche di quella classe e spesso ci ritroviamo a parlare di Santa, ancora, quasi incredule rispetto a quanto accaduto. Concludiamo  dicendo che è stato un crudele  destino  e quando parliamo della sua"santità" proviamo una sensazione strana, non so, una specie di rimpianto, per non aver saputo  e potuto cogliere ancora di più la grandezza di questa piccola creatura, come qualcosa che afferri per un attimo e poi ti sfugge di mano.

Quando è stato pubblicato il suo diario mi sono quasi arrabbiata: un pò condizionata dalla mia attività, ho ritenuto questa decisione una grave violazione alla sua privacy. Dopo averlo letto però ho cambiato idea, perchè grazie a quel diario ho conosciuto finalmente la vera identità di Santa, che non conoscevo in quei termini.
Percepivo che c'era qualcos'altro, lo leggevo nella serenità dei suoi occhi, nell'ingenuità del suo sorriso, nella gioia che traspariva quando leggeva le lettere di Don Rosario, ma non riuscivo a coglierlo nella sua reale dimensione. Era comunque un suo segreto, che le dava una felicità estrema talmente grande che a volte non riusciva a trattenerla. Difatti a volte mi leggeva alcune lettere ricevute, quasi a voler condividere quella gioia.

Un'immagine di Santa
con altri volontari della Croce Rossa

La mia amica Livia, altra compagna di classe, spesso mi dice con un sorriso "Ti rendi conto che fortuna abbiamo avuto a conoscere Santa..." E' vero, un privilegio! Peccato non averlo saputo cogliere prima, non averne approfittato di più. Dopo la scuola, si sa, le strade si dividono e diventa sempre più difficile incontrarsi e ritrovarsi, tante amiche non le ho più riviste, non so nemmeno cosa facciano nella vita... diventa difficile mantenere rapporti con tutti, soprattutto quando si cambia città... In questi anni ho però ritrovato una grande amica, sembrerà paradossale, proprio quando è andata via, seguendo la sua strada, il suo destino, a noi incomprensibile, io l'ho ritrovata, l'ho riscoperta.

Cara Santa oggi Ti dedico le canzoni più belle che amavi cantare, i fiori più colorati, quelli di campo che amavi raccogliere, il cielo più azzurro che disegnavi, i fischi con le dita lanciati nel vento, i sorrisi di tutti bambini e di tutti i vecchietti che aiutavi, il sole grande dei tramonti sul mare, quel mare grande che con "ali di aquila" adesso sorvoli.

Buon compleanno Santa!


E-mail: gesunuovo@yahoo.it

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