"La santità di molti" Mons. Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra |
Nota: Ringraziamo Mons. Riboldi per questa sua nota che vuol essere come una "prefazione"
a queste pagine dedicate a Carlo Urbani. Nell'inviarcela ha aggiunto questa frase significativa: "Quando si deve parlare di quanti hanno speso la vita come fuoco di carità, la penna scorre veloce, perché è come finalmente dipingere il cielo..."
E' stato il sacrificio, cosciente ed accettato per la salute di molti, del Dott. Carlo Urbani, come una scossa di speranza su un mondo che sembra abbandonarsi al pessimismo di chi non crede più in un futuro fondato sulla civiltà dell’amore.
Diceva un giorno il Card. Shuster, vescovo a Milano, parlando ai seminaristi: "La gente quando ci vede uscire dalle nostre Chiese dopo l'Eucarestia non si ferma, come se non suscitasse alcun interesse. Come non si ferma davanti tanti nostri oratori, perché sa che nel mondo ci sono offerte più allettanti. Ma, quando passa un "santo", la gente si ferma, come davanti al momento della verità e della vera bellezza dell'uomo".
vescovo emerito di Acerra. |
E' un tempo, il nostro, che ha bisogno di sapere e conoscere che l'umanità non è solo la facciata disgustosa che si offre nei mass-media, ma che in essa vi sono segni di grande speranza, che sono poi il solo futuro del nostro mondo.
Pare che la gente abbia orecchie solo per sentire "il grande chiasso dell'albero che cade" - così recita un proverbio - ma non si accorge del silenzio meraviglioso della foresta che cresce... Come sono appunto i testimoni di santità e carità, che sono nel mondo.
C'è una bella pagina nella Esortazione del Santo Padre, "Chiesa in Europa", che sembra appunto riproporre questo "silenzio della foresta che cresce", ed è la pagina dedicata alla "Santità di molti".
Credo sia la migliore prefazione a queste pagine web che Fr.Egidio Ridolfo e l'insegnante Elisabetta Nardi vogliono dedicare alla vita del Dott. Urbani.
"Frutto della conversione operata dal Vangelo è la santità di molti uomini e donne del nostro tempo. Non solo di quanti sono proclamati ufficialmente tali dalla Chiesa, ma anche di coloro che con semplicità, e nella quotidianità dell'esistenza, hanno dato testimonianza della loro fedeltà a Cristo.
Come non pensare ai numerosi figli della Chiesa che, lungo la storia del continente europeo, hanno vissuto una santità generosa ed autentica nel nascondimento della vita familiare, professionale e sociale? Tutti costoro, come "pietre vive", aderenti a Cristo "pietra angolare", hanno costruito il mondo come edificio spirituale e morale, lasciando ai posteri l'eredità più preziosa. Il Signore Gesù ha promesso: "Chi crede in me compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi perché io vado al Padre".
I Santi sono la prova vivente del compiersi di questa promessa e incoraggiano a credere che ciò è possibile anche nelle ore più difficili della storia" (E. in E. n. 14).
E' quindi lodevole questo voler mettere in luce la testimonianza della carità del Dott. Urbani. Forse pochi sapevano della sua opera nei punti difficili, scelti come una missione, per ridare salute agli ammalati. Fino ad affrontare la prova più grande, che lo portava a dare la vita, nello scoprire il male che stava minacciando l'umanità e dando la vita per questo.
Ha pagato il prezzo più alto, dare la vita, perché noi fossimo salvi.
La gente semplice ha bisogno di sapere, conoscere queste grandi figure che davvero onorano l'uomo, fatto a immagine e somiglianza del Padre.
Non deve essere abbandonata all'effimero delle riviste o alla ricerca di tanti personaggi che sanno fare un grande chiasso, ma nulla tante volte hanno della vera bellezza dell'uomo uscito dalle mani di Dio.
Non posso che ammirare e benedire la fatica di Fr. Egidio ed augurare che altri con lui ci offrano la conoscenza dei tanti santi che, per grazia di Dio, sono tra di noi. Di questi abbiamo bisogno, tanto bisogno per averli come guide e speranza nella vita.
Ed auguro che tanti, ma tanti, attraverso la vita del dottor Carlo Urbani, si persuadano che questo mondo davvero è pieno di santi da seguire e che ci onorano. Forse, come le foreste crescono silenziosamente, come silenziosa è la carità, l'umiltà, la bellezza, e sfuggono al grande chiasso della vanità che è l'albero che cade sempre.
Dio benedica la sua fatica e ...grazie di cuore.
Antonio, vescovo
"Orizzonti dello Spirito" |