* Parte I: Missione compiuta -- "La gioia di incontrare Santa" -- "Telefonata per il Paradiso" -- "Ben Altro..." * Parte II: Un entusiasmo pieno di Spirito Santo -- "La mia compagna di banco" -- "Santa" -- Lettere dalla Croce Rossa -- "La mia cuginetta"

Per una Nota introduttiva su questi "Fogli di collegamento" contenenti le prime testimonianze su Santa Scorese, vedi: "Su ali d'aquila" - Novembre 1993.

Un entusiasmo pieno di Spirito Santo (Gemma)

Ho conosciuto Santa e l’ho frequentata per diversi anni. Per quanto più piccola di me, si è instaurata fra noi un’amicizia costruttiva. Un’intesa, nonostante i nostri caratteri molto diversi.

Aveva disponibilità per gli altri e amore per la preghiera: della sua preghiera spontanea faceva partecipi tutti, e nelle intenzioni spontanee aveva un pensiero particolare per ognuno.

L'Ospizio dove Santa Scorese, insieme ad altre giovani, si recava per visitare gli anziani.

Il mondo, la famiglia, gli amici, i vecchietti dell’ospizio e, in particolare, un anziano che si definiva non credente, ma che faceva le migliori discussioni con Santa.

Alla fine, certo, ognuno rimaneva delle proprie idee, ma io sono sicura che Santa aveva fatto centro nel cuore di quell’uomo e aveva scalfito quella durezza causata da anni di solitudine e di problemi.

Quando il vecchietto dell’ospizio morì, Santa ne fu molto rattristata, ma a quell'uomo, attraverso Santa, il Signore aveva comunicato il senso del perdono, della fede e l’Amore per la Madonna.

L’idea spirituale in Santa ha preso forma e adesione, raggiungendo il grado più elevato di entusiasmo (parola molto significativa, che tradotta dal greco, vuol dire "ispirata da Dio").

Il suo entusiasmo sa di Spirito Santo. Lui la eleva al vertice di quel mondo soprannaturale che lei ha voluto diffondere e annunciare ai giovani del suo tempo per fare della sua vita un amore, una gioia, una testimonianza giovane e ardente, capace di spargere intorno a sé la letizia, la speranza e il conforto.

Che l’amicizia mia e nostra con lei sia il filo di congiunzione al Signore e a Maria. Il suo esempio ci incoraggi nei donarci al tuo servizio.

"La mia compagna di banco" (Maria)

Difficile descrivere con parole quelle sensazioni che si accavallano, quei ricordi che si sovrappongono, pensando ad un’amica con cui ho condiviso, giorno dopo giorno, fianco a fianco, gli anni della mia adolescenza.

La mia giornata con Santa incominciava la mattina, quando passavo da casa sua per andare a scuola insieme. Ricordo che in quel tratto di strada (praticamente tutta via Crispi) non facevamo altro che parlare. Si discuteva di tutto: del compito in classe fatto il giorno prima, del ragazzo che ci piaceva di più in quel momento, delle canzoni di Lucio Dalla, di Renato Zero. Ricordo che a Santa piaceva molto una canzone intitolata "Amico" di Renato Zero e spesso la cantavamo insieme a casa sua, il pomeriggio, quando ci incontravamo per studiare.

Santa Scorese tra i compagni del Terzo Liceo Classico "Orazio Flacco" di Bari

Santa non era soltanto la mia amica di scuola, la mia amica di banco, era una vera amica sempre disponibile ad ascoltare tutti e a farsi avanti quando c’era da aiutare qualcuno. Non dimenticherò mai, la sua disponibilità nell’aiutare un nostro amico meno bravo: Tommaso. Spesso invitava Tommaso a casa sua per studiare insieme, per aiutarlo nella pronuncia inglese e quello che più ricordo è che tutto questo Santa lo faceva con molta spontaneità, semplicità e soprattutto con molta umanità. Tommaso con Santa non era a disagio, addirittura riusciva a ridere dei suoi problemi di pronuncia inglese, non si demoralizzava proprio perché Santa riusciva a dargli quella fiducia necessaria per andare avanti.

Con Santa mi trovavo bene perché era una ragazza dinamica, viva, allegra, piena di iniziative e di idee, con cui era facile socializzare e condividere esperienze. Insieme siamo andate in palestra, a giocare a pallavolo, insieme siamo andate in Croce Rossa, insieme abbiamo fatto tanti lavori di gruppo a scuola: ricordo nel laboratorio di Applicazioni tecniche, col Prof. Laterza, abbiamo sviluppato fotografie, costruito un lume con una base di legno, materiali semplici che Santa apprezzava.

A questo proposito mi viene in mente un episodio. Un giorno a scuola, mentre eravamo impegnate a sviluppare fotografie, suonò la campanella e non potendo interrompere il lavoro, ci intrattenemmo nel laboratorio per buona parte dell’ora di religione. Quando rientrammo in aula, Don Nicola Bux ci cacciò fuori. Io ero un po’ spaventata, ma Santa col suo umorismo riuscì a sdrammatizzare la situazione e con un sorriso riuscì a convincere Don Nicola a farci rientrare in aula, senza nota sul registro.

Apprezzavo Santa per la sua semplicità, schiettezza, ma anche per la sua caparbietà, ostinatezza nell’affermare i suoi principi, i suoi valori. Non cedeva di fronte a chi la contrastava, ma reggeva il confronto, sostenendo con fermezza le sue tesi.

Santa non si lasciava calpestare da nessuno, ma non calpestava nemmeno gli altri, anzi era sempre pronta ad intervenire, quando c’era da difendere, per giusta causa, qualcuno. Il profondo senso di religiosità che avvertivo in lei non era soltanto il recarsi in Chiesa, prima di andare a scuola, ma era un sentimento religioso, dinamico, attivo, pratico, che si evidenziava subito nei rapporti che riusciva a creare con gli altri.

Questa per me è stata Santa, Santuzza, come anche la chiamavo affettuosamente: un’amica con cui ho parlato, riso, litigato, cantato, discusso; un’amica con cui sono cresciuta, ho imparato a vivere e ad apprezzare i fiori di campo che lei amava tanto, forse perché nella loro semplicità le assomigliano tanto.

"Santa" (Gianni Martino)

Santa Come un fiore fresco, strappato in un prato sacro, una mano presto ti ha rapita all'amor nostro e dei tuoi. Così pensavi di voler la tua vita donare a chiunque, al tuo prossimo vicino, a un tuo amico lontano. Il giorno che sei partita, non di scuro il cielo si è dipinto, luce più che mai brillava attorno a illuminare la strada che buia e stretta si faceva. Un'arcobaleno, da ponte, partiva da terra e i colori tutti intorno ti splendevano come corona all'altare. La vita tu volevi donare, la tua vita ora hai donato e il tuo nome come stella nel firmamento, da oggi per te è scritto indelebile: Santa .

Foto di Egidio Ridolfo s.j. "Io sento che la mia vita è legata a Dio, qualunque sia la sua volontà, e non ho ripensamenti!" [Lettera di Santa Scorese a Bruna Casali, 29 aprile 1988]

Lettere dalla Croce Rossa Italiana

* Parte I: Missione compiuta -- "La gioia di incontrare Santa" -- "Telefonata per il Paradiso" -- "Ben Altro..." * Parte II: Un entusiasmo pieno di Spirito Santo -- "La mia compagna di banco" -- "Santa" -- Lettere dalla Croce Rossa -- "La mia cuginetta"

"Su ali d'aquila" n.2 - Marzo 1994 - I parte

"Su ali d'aquila" n.3 - Giugno 1994

	E-mail: gesunuovo@yahoo.it
	Home Page Santa Scorese	Home Page "Orizzonti dello Spirito"