Su ali |
Testimonianze su "Foglio di collegamento" n.3 - Giugno 1994 |
Per una Nota introduttiva su questi "Fogli di collegamento", contenenti le prime testimonianze su Santa Scorese, vedi: "Su ali d'aquila" - Novembre 1993.
"Anche sul mare volano le aquile…"
(Carmencita Maria Picaro)
Carmencita, missionaria dell'Immacolata "Padre Kolbe", è stata negli ultimi anni l'amica "più" di Santa, la persona con la quale ha condiviso i pensieri più profondi, le gioie e le tensioni più intime.
Quando abbiamo scelto la testata di questo nostro foglio non sospettavamo neanche lontanamente che, durante alcune passeggiate... confidenziali, Carmencita le ripeteva spesso: "Anche sul mare volano le aquile…" Questa strana "coincidenza" ci ha stupiti e ci ha fatto pensare...
Non è il titolo di una "telenovela", ma racchiudo in questo titolo la storia di una "piccola grande donna": Santa Scorese, uccisa il 15 marzo 1991.
Avevo conosciuto Santa in una delle giornata di preghiera che si svolgevano a Bari nella nostra Casa dell'Immacolata P.Kolbe. C'eravamo scambiate qualche battuta e c'eravamo subito intese sulle cose essenziali.
Col tempo, la conoscenza aveva fatto maturare una fraternità profonda... per cui un giorno Santa mi ha chiesto di parlare di "una cosa molto seria!!". E così decidemmo di parlarne durante una delle nostre solite passeggiate in riva al mare.
Era un caldo pomeriggio di primavera. Dico "caldo" perché a Bari la primavera quell'anno si confondeva già con l'estate e con Santa eravamo andate al "solito scoglio", in riva al mare. Seduteci, Santa mi dice: "Ho bisogno di chiederti un parere... sono incerta su quale facoltà universitaria scegliere. A me piacerebbe medicina, ma non mi spiace neppure psicologia, o pedagogia... e non escluderei... ". La guardai, bloccando la girandola dei suoi desideri e le dissi: "Beh, forse prima di scegliere la facoltà, occorre che ti faccia una domanda più profonda... Cosa vuoi fare della tua vita!?".
Tacque qualche istante, quasi a recuperare nel silenzio una domanda a lei già nota... Infatti poi mi disse: "E' da tempo, sai, che ci penso!… e sento che questa mia vita è attratta da Qualcuno lassù... come quei gabbiani che stanno volando verso il sole..."
Anch'io fissai lo sguardo su quei candidi uccelli che sembravano calamitati dal sole e le dissi: "No, Santa: tu non devi essere un gabbiano. Tu dovrai essere un'aquila... che sale molto più in alto e si perde nel Cuore di Dio... da lassù ti sarà più facile vedere 'per che cosa sei fatta'.. da lì saprai vedere quali sono i veri bisogni degli uomini che vivono su questa terra!!!" E sorridendo aggiunsi: "Sai, anche sul mare volano le aquile!!!"
E lei di rimando: "Se lo dici tu!!! Comunque prega perché davvero possa essere l'aquila che spicca il volo preoccupandomi solo di raggiungere le vette più alte... dove dimora Dio!!".
Da quel giorno con Santa iniziai chiaramente a parlare delle realtà di Dio e di quell'Amore che sa comprendere solo chi "a questo Amore è chiamato". Un Amore che Santa andava sempre più individuando e maturando, unito ad una sempre maggiore conoscenza di sé e dei propri limiti, che man mano diventavano nell'Amore "gradini per salire a Dio". Mi scriveva in alcune delle sue lettere-fiume, speditemi dopo il mio trasferimento da Bari a Milano:
"Ancora una volta il Signore mi sta dicendo che non è stanco di me, dei miei limiti e delle mie incapacità, e mi chiede di essere sempre più per Lui... e sua... Gesù anche questa volta si è prodigato di non lasciarmi sola. Non c'è che da lodarlo per la Sua potenza e misericordia...
Non dimenticherò mai l'esperienza fortissima della Sua presenza fatta l'altra sera in Chiesa... Mi sta facendo scoprire le meraviglie del suo Amore... ma poi ho sentito il suo Spirito su di me come se mi tenesse in un abbraccio rassicurante". (Lettera del 6 giugno 1989)
"Ho capito che dovevo incontrarlo in umiltà .... e Umiltà per me è riconoscere che Lui non si è stancato di me, e mi ama mentre io non sono neppure capace di parlargli o almeno di dirgli il mio grazie già solo per il fatto che esisto...!
Più che mai in momenti come questi, sento vicino Maria, che è la perla preziosa che ho scoperto in questi anni. È lei che mi sta sostenendo, che mi è più che mai Madre. Sento che mi tiene tra le braccia, ma nello stesso tempo è la donna forte che mi chiede di essere coerente e di vivere bene, attimo per attimo, la mia vita. Insomma è la Donna che mi piacerebbe essere, ma non sono! Però le chiedo la grazia di aiutarmi almeno a sforzarmi di somigliarle un po'.
So che Dio sta scrivendo comunque la mia storia, e nonostante gli ostacoli che gli oppongo riuscirà a compierla, ed ora so che anche nel dolore e nel buio, posso comunque cantare a Lui, con Maria, il mio Magnificat, per le cose che ha compiuto e che continuerà a compiere in me..!" (Lettera del 14 novembre 1989).
Crescendo nell'amore, salendo su di quota, come una piccola aquila .... Santa continuava a guardarsi intorno e mi scriveva:
"Mi sto rendendo conto della povertà e del male che c'è attorno a me. A volte mi sento incapace di poter fare qualcosa e non ti nascondo che mi vien voglia di eclissarmi e pensare ai fatti miei!! ma so che non è giusto; sento che 'l'altro' non può passarmi accanto come se fosse un oggetto... e così ritorno sui miei passi cercando di vivere sempre più tra la gente, di condividere con questa le gioie, i dolori, di imparare almeno ad ascoltare!".
Questa attenzione per i fratelli andava facendo maturare in lei i segni di una profonda maturità spirituale, una maternità libera e pura, perchè viva nel Cuore di Maria. Un giorno, avendole chiesto di dire qualcosa ad un folto numero di giovani che si erano affidati come lei a Maria, così scriveva:
che è la perla preziosa che ho scoperto in questi anni". [Santa Scorese, 14-11-1989] |
"L'Immacolata ci ama immensamente! È questa una certezza: ce lo ricorda il P.Kolbe, l'Uomo del nostro tempo che ha voluto consacrare tutta la sua vita a Lei. Il nostro cuore è pieno di gioia quando vediamo che altri giovani come noi si consacrano all'Immacolata. Vuol dire che la nostra famiglia cresce e che non siamo soli a vivere nella nostra città, nel nostro ambiente, l'amore a Lei, ma che c'è un filo che ci unisce, e una culla che ci accoglie tutti: il cuore della Madre! Certo, vivere la Consacrazione richiede un certo impegno... coerenza, testimonianza, docilità alla volontà di Dio... e ciò richiede un certo sforzo...
Ma c'è una certezza che ci accompagna: Maria è con noi e non ci abbandona neppure un istante. Noi, a cui Cristo ha detto qualche tempo fa: 'Ecco tua Madre' sentiamo di dover impegnarci sempre di più nell'essere fedeli all'impegno che abbiamo preso, perché possiamo essere per voi, testimoni autentici della presenza di Maria nella nostra vita. Vogliamo che da questo momento in poi la nostra esistenza sia spesa in una gara in cui si concorre per la perfezione in Cristo, avendo come stella, punto di riferimento la Madre!!!"
Parole "grandi", più grandi di Lei..., ma parole profetiche! Santa diceva allora ad alcuni quello che ora dirà a tutto il mondo, poiché quale testimone dell'Amore puro di questa Madre, Santa si è lasciata uccidere senza lasciarsi lusingare da chi fa della passione e della carne l'unico scopo della propria vita.
Santa non ha abbandonato le sue promesse: "Ho scelto Dio... e lo sceglierò sempre", aveva detto. Ed ora è lì, offerta nell'amore, "piccola Aquila reale" a contemplare Dio "faccia a faccia" godendo pienamente del suo desiderato AMORE!!!
Ricordando Santa (Adele Capriati)
Santa è lì, nell'aula della terza B, seduta accanto a Maria nel banco sotto la finestra. Mi guarda piena di curiosità, pronta ad ascoltare, ad intervenire per chiarire, per sapere di più.
"Ma perché?" - "Non è giusto!" sono le sue frasi ricorrenti quando si affrontano tematiche sociali.
"Ma tu vuoi cambiare il mondo!", quasi le accuse dei compagni che non la pensavano come lei. E allora diventa battagliera, alza il tono di voce, per tornare a persuadere con i suoi argomenti di solidarietà, di amore per gli altri.
L'indomani porta i documenti del suo mondo, le canzoni; le ha scritte a mano, ha sottolineato le frasi a sostegno e non si arrende.
E Santa non si è mai arresa al male del mondo, forse si è sottratta "a quello a venire".
Da lei però, dobbiamo cogliere un messaggio positivo di impegno continuo e di disponibilità verso gli altri.
"Volevo più tempo" (Giorgio)
Guardarla negli occhi,
Io non l'ho conosciuta.
Mi sento nella tua creazione incompleto.
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Per la grande Anima
Forse è lei quella creatura
Una cosa è certa.
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Il volto del sorriso (Giusy Attolico '91)
Una persona davvero simpatica, graziosa Santa, sia nei pensieri che nelle azioni. Santa, una persona, un'amica conosciuta attraverso le missionarie dell'Immacolata Padre Kolbe.
Quando s'incontrava, era pronta con il suo sorriso a soddisfare ogni esigenza, sia pur piccola, del prossimo. Ricordo che un giorno, quando andavamo alla casa dell'Immacolata nellegiornate di preghiera e di spiritualità del gruppo dei giovani, cancellava la sua figura di ragazza, per donarsi agli altri.
"Tu sei il Dio della vita. Che ogni respiro concesso da te sia per me la vita stessa, la possibilità di aprirmi al mondo, di portare Te al mondo, di essere Te nel mondo!"
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Hai manifestato con tanto amore Ti sei aperta a nuove vie
Debole è stato il suo corpo
Serena la tua anima,
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"La "controrivoluzionaria" Santa mi fece liberare dalla Polizia" (testimonianza di un compagno di liceo)
Ho ricevuto appena ieri "Su ali d'aquila" e solo oggi ho potuto sfogliare due numeri. È bastato solo questo per affollare la mia mente di svariati ricordi, uno squarcio di luce improvviso su tre anni della mia vita e di Santa. Con lei sono stato al "Flacco" (1) negli anni (per me!) tempestosi del Liceo: lei, cattolica praticante ed intrasigente, io comunista, rivoluzionario e senza dio.
In classe, ad ogni mio proclama ateistico, Santa insorgeva come una prode Crociata d'altri tempi, suscitando in me ilarità e a volte disprezzo. Lei, questa ragazzina sincera e decisa, buona ma testarda, "osava" parlare di Dio tra miscredenti e bestemmiatori, con una tenacia e una sicurezza a me inspiegabili.
Inutile dire che per noi la gente come Santa era catalogata sbrigativamente nell'elenco dei "nemici di classe". Ma qualcosa mi convinse subito che, evidentemente, l'attaccamento costante e convinto ai nostri ideali aveva costruito tra di noi un legame forte e bello: scoprii, tardi purtroppo, che la "reazionaria" Santa, la "controrivoluzionaria" Santa, era stata la più solerte nel tentativo di farmi liberare dalla Polizia in una stupendamente tragica mattina di un lontano novembre! Quella "cristiana" aveva perdonato il suo principale calunniatore e aveva mobilitato le forze dello spirito e della carne (pregando e chiamando a soccorrermi, credo, dei poliziotti) in mio aiuto.
Ora, mutatis mutandis, tante cose sono cambiate. La mia ricerca spirituale mi spinge ad interrogarmi sul ruolo profetico di alcuni incontri nel corso della mia vita, primo tra i quali, appunto, Santa Scorese.
Sono ancora un senza Dio, ma sto ricercando quello che Santa aveva trovato: l'amore per il prossimo. Vi sarei grato, nel nome del ricordo ancor vivo di Santa, se mi faceste recapitare altre copie di questo giornalino.
Sw. Dhyan Aruna
Nota 1: Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" di Bari.
Redattori e collaboratori del "Foglio di collegamento" di Giugno 1994: Sw.Dhyan Aruna, Giusj Attolico, Adele Capriati, Giorgio Giunta, Argentina Losurdo, Pasquina Monopoli, Carmencita Maria Picaro, Angela Rutigliano, Isabella Savino, Roby Sciacovelli, Rosa Maria Scorese, Giusy Sivilli, Dino Tarantino, Paola Zaccheo.
"Su ali d'aquila" n.2 - Marzo 1994 - II parte | "Su ali d'aquila" n.4 - Dicembre 1994 |
"Orizzonti dello Spirito" |